lunedì 29 agosto 2011

Confetti e fiori d'arancio per le coppie omosessuali, e in Italia?

Attendiamo con apprensione notizie da Bologna, dove due ragazzi, Ottavio Marzocchi e Joaquin Nogueroles Garcia presenteranno la richiesta di trascrizione dell'atto della propria unione, avvenuta in Spagna, sul registro dei matrimoni del comune.
Un atto più che altro dimostrativo, dal momento che la legge italiana ancora non ha disciplinato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. I due uomini, infatti, hanno già annunciato che
"In caso di diniego, ci rivolgeremo alla Corte di Giustizia e alla Corte Europea dei diritti dell'uomo".



Durante quest'estate sono stati tanti i passi in avanti lungo il cammino del riconoscimento dei diritti di tutte le coppie, uno fra tutti il riconoscimento del diritto al matrimonio gay  nello stato di New York, nella seconda metà di Giugno. Sempre quest'estate abbiamo assistito all'unione civile della deputata Paola Concia, unione avvenuta in Germania, paese in cui è previsto l'istituto della convivenza registrata.

Quando sarà possibile unirsi nel nostro Belpaese e soprattutto di beneficiare di tutti quei diritti che spettano a chi "si sposa"? Speriamo che, in qualche modo(in autonomia o sotto la spinta di qualche monito dalla Corte Europea), si legiferi presto a proposito, facendo divenire quello dei viaggi organizzati "della speranza" verso altri paesi europei, un vecchio ricordo, proprio come già è avvenuto per altre storie di lotte per i diritti in Italia.

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